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Da Milano a Ivrea

Primo giorno andato e sono riuscito a raggiungere la città di Ivrea 🥳

Le gambe hanno retto e sono pieno di feedback sulla bici: di base positivo, anche se qualcosa l’ho ritoccato non appena mi sono fermato.

Il tragitto è stato alternato da ciclabili belle e comode e da sterrati completamente infangati sui quali miracolosamente non sono caduto.

Domani Aosta, yo!

Prato verde con le Alpi sullo sfondo

Qualche dato

Km percorsi: 160 (😳)
Dislivello complessivo: 880m
Tempo totale in sella: 7:50 (😳)

Le previsioni dicevano:

Km da fare: 168
Dislivello: 1310m
Tempo: 10:51

La differenza tra stimato ed effettivo penso sia dovuta al fatto che ad un certo punto, dopo il secondo tratto lungo completamente infangato ho deciso di mandare a quel paese il percorso pianificato e fare un pezzo di provinciale. Di base quando succede questa cosa guadagni km, per me non è successo dato che sono andato “a intuito” e mi sono ritrovato all’imbocco di una superstrada e quindi son dovuto tornare indietro (in passato mi è capitato di fare pezzi di superstrade senza volerlo 😅).

Di base è stata un super primo giorno e forse ho forzato anche troppo la mano. Ma mi serviva portarmi più avanti possibile in vista di Aosta.

Qui c’è il mio Komoot , semmai dovesse servirti.

strada sterrata totalmente coperta d’acqua

Primo pezzo. All’inizio mi sono anche detto da solo tutto smargiasso “dai, questo passa come guado”. Poi mi sono maledetto da solo.

Strada coperta di fango

Fango fino a dove arrivava la visuale 🤬

Percorso e panorama 🗺️🏔️

Con il percorso devo dire che è andata bene. Quasi tutto è stato su ciclabile e le ciclabili in Lombardia sono spesso e volentieri accanto i canali (quindi no auto) e ben tenuti. Fattibile tranquillamente da famiglie e ciclisti non esperti. Bravi tutti.

In Piemonte invece non sempre ci sono ciclabili ma i paesini sono talmente desolati e poco trafficati che è come se fosse tutta una grande ciclabile. Di base è andata bene. Tranne per quelle parentesi fangose.

La vista, a onor del vero, prima di arrivare a Biella e Ivrea è piacevole ma senza particolari slanci. Nel senso che – appunto – ci sono le ciclabili curate e paeselli curati e non molto altro. Quando si arriva a Biella e Ivrea invece ci sono questi campi verdi verdissi, con ogni animale da allevamento possibile (livello “ma siamo in Montana?”) e si vedono le montagne imbiancate che si stagliano sullo sfondo. Bravi tutti.

canale lombardo

Ciclabile in Lombardia. Questa l’ho fotografata per lo stupendo impianto sullo sfondo. Livello Chernobyl.

Strada in un bosco in Piemonte

Ciclabile piemontese. Ok non proprio una ciclabile ma non c’era comunque nessuno.

Selfie con gregge di pecore sullo sfondo

Greggi di pecore festose, evidentemente ignare dell’avvicinarsi della Pasqua

Prato verde con le Alpi sullo sfondo

Biella livello “sfondo di Windows XP”

strada sterrata con le Alpi sullo sfondo

Sempre zona Biella, tutto molto verde.

Sulla bicicletta 🚲

Peso 🏋️‍♀️👎

Stamattina la prima sorpresa. Per scrupolo e per continuità con l’anno scorso ho pesato la bici con tutti i bagagli. Shock. 44kg. Roba che Jovanotti in Sud America viaggiava più leggero.
Mi sembra tanto, magari è rotto il bagaglio per pesare le valigie che uso per pesare la bici. Ma tant’è. Lo stesso oggetto l’anno scorso mi aveva detto che la bici vecchia pesava con tutto sopra la bellezza di 19kg.

La bici 👍

Detto questo, la bici viaggia molto bene. Penso sia la distribuzione migliore dei pesi, la bici è molto più piacevole da usare. In salita non si ha la sensazione di stare per impennare e quando si pedala in piedi non senti l’ondulare dei pesi a destra e sinistra. Viva.

Borsa sottosella Decathlon 👍

La borsa sottosella di Decathlon si è rivelata un ottimo acquisto. Caldamente consigliata. È piena di piccoli accorgimenti che altri brand più blasonati non hanno e in tutto il viaggio non ha fatto un piega. Anche qui, bravi tutti da Decathlon.

Borse forcelle Ortlieb 👍

Sia la borsa sottosella che le borse sulle forcelle sono state un “set and forget”. Le borse Ortlieb sulle forcelle non hanno fatto un piega. Hanno fatto il loro.

Borsa top tube Decathlon (in mezzo alle gambe) 👎

Non posso dire lo stesso per la borsa sopra il tubo orizzontale: la borsa di per se non è male, anzi è comoda e spaziosa. Purtroppo con la bici taglia S che uso praticamente occupa metà dello spazio e di conseguenza ogni volta che mi fermo e scendo dalla bici me la ritrovo in mezzo alle ⚽️🏀, letteralmente. Il fastidio era tale che appena arrivato a Ivrea l’ho smontata.

Mi manca tantissimo il borsello di Rapha. Quello effettivamente è molto comodo in diverse situazione e oggi mi è capitato più volte di rimpiangerlo. Devo trovare un modo di rimetterlo sulla bici.

Capacità di carico 🤷🏻‍♂️

In generale credo di avere la possibilità di caricare meno cose rispetto a prima (motivo per cui non mi spiego l’aumento di peso così evidente). Da un lato è positivo perché sono costretto a viaggia agile, dall’altro se voglio comprare una bottiglia di vino da riportare a casa non saprei dove metterla. 

Devo studiare un po’ meglio come organizzare gli spazi forse. Boh. 

Prolunghe/protesi/spinacine Decathlon👍

Un altro oggetto che era sotto review erano le protesi. Quelle tipo corna che si mettono sul manubrio e ti fanno avere i gomiti uniti e una postura più aerodinamica.
Devo confessare che lo scetticismo che avevo all’inizio è scomparso dopo la visita biomeccanica e oggi mi sono trovato a fare dei bei pezzi accovacciato senza accorgermene. 

Ho dovuto invece riposizionare sia il computer da bici che il campanello. E devo trovare una soluzione per rimontare il borsello Rapha.

pesavaligie che indica 44kg di bicicletta

Ouch. Ormai è tardi. Si parte lo stesso.

foto della bici con una borsa cerchiata evidenziata

Quella borsa lì non ha passato il test del primo giorno di viaggio

Note simpatiche per chiudere

Durante il viaggio ho trovato quest’azienda che si chiama Grassetto. Non so cosa produce. A prescindere da questo, COME DOVRAI FARE LA TUA INSEGNA SE TI CHIAMI GRASSETTO?

Oh, questi l’hanno fatta in corsivo. 🤯 Stavo impazzendo. 

Facciata di un’azienda

Ma potrai mai scrivere “Grassetto” in corsivo?!

A un certo punto c’era una strada interrotta per un cantiere. Nove volte su dieci sono cantieri “di facciata” nel senso che a piedi si riesce a passare. 

Questa volta per arrivare al cantiere vero e proprio ho pedalato per un po’ e pure in salita, quindi voglia di tornare indietro e cambiare strada zero.

Arrivo al cantiere e… stavano rifacendo un ponte. Tipo che il ponte non c’era. Ma porc… 

Alla fine c’erano delle tavole tra i due lembi e sono passato sopra quelle. Chiamatemi Indiana Jones.

Messaggio per mia mamma: NON ERA PERICOLOSO! 😅

Cantiere di un ponte in costruzione

Le tavole sono quelle sullo sfondo, non queste in primo piano 

Stima per domani (Aosta)

Km 73
Dislivello 720m
Tempo 4:50

Ultima salita poi si scende a Torino! Yo!

Momento promozione

Bello ‘sto sito eh, ma me lo dimentico tra meno di subito

Ti capisco amico mio. Neanche io mi ricorderei di me. Per questo ho fatto una pagina about e creato una newsletter che uso per avvisarti quando pubblico qualcosa di nuovo. Metti che ti fa comodo.

Una newsletter? Sì: email molto brevi, molto di rado (la stessa frequenza con cui pubblico), e puoi cancellarti quando vuoi. Non mi offendo.

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