Coronadiario: giorno sette
TL;DR
Serie di call infinita e poca voglia di cucinare hanno scandito questo settimo giorno di quarantena nazionale. Nel tipico ordine sparso abbiamo:
- Inizio a prendere le misure con le nuove abitudini relative alle call. Almeno sulla carta.
- Iniziano ad affacciarsi nuovi idoli (Sicilia ❤️).
- Culinariamente non è stato un giornatone 😏
Facciamo prima a fare una call
Da una settimana a questa gli eventi online sono moltiplicati alla stessa velocità di un virus (per restare in tema). Se ne trovano riguardo ogni argomento e con ogni modalità possibile: da quelli brevi da meno di un'ora a quelli di mezza giornata. Da quelli in cui partecipi a quelli in cui vedi solo in diretta a quelli che vedi anche la registrazione. Dai temi super verticali alle chiacchiere da bar alle dinamiche lavorative. Ognuno a suo modo valido e con una sua dignità.
A un certo punto però fermati
Se non fosse che è impossibile seguire tutto. Ripetendo quello che ho sentito (appunto) in uno degli eventi online dei giorni scorsi, lavorare da remoto accentua il rischio di burn out (stress lavorativo).
Quello che succede è che l'idea di essere sempre a un click di distanza da un evento, da una call, da un qualcosa a cui partecipare e che magari nel periodo AC (Avanti Corona) non avresti potuto presenziare, tira fuori la nostra vecchia cara FOMO: fear of missing out.
Avere la possibilità di accedere a più eventi non vuol dire che hai più tempo a disposizione. Messa così è facile. Fatto sta che dopo una settimana sono arrivato alla conclusione che bisogna essere un po' brutali nella selezione degli eventi. Come nel periodo AC non andavi a tutti gli eventi, non presenziavi tutti i meetup, non sentivi tutti i clienti/fornitori tutti i giorni, adesso che siamo nel periodo DC bisogna ritrovare un equilibro.
Non azzardo previsioni perché poi puntualmente non ci azzecco. Diciamo solo che sono ottimista e che riesco ad auto-regolarmi abbastanza facilmente.
Banchieri presidente
La giornata oggi è stata allieata dal sindaco di Delia, un piccolo paese in provincia di Caltanissetta. Questo coraggioso e sincero primo cittadino è stato protagonista di una sfuriata rivolta ai suoi concittadini che non rispettano i limiti imposti per il COVID19. Consiglio caldamente di (quantomeno) ascoltare tutto il video. Il link è qui sotto.
Il sindaco inizia con un augurio di pronta guardigione ad una povera vecchietta malata e poi libera la bestia famelica.
Chiariamoci, nei contenuti è impeccabile. È giusto stato un po' pittoresto e, nella sua serietà, simpatico. Bravo sindaco.
Mmmmh. Dolce questa verza!
Piccola défaillance in cucina oggi 😇
Con un po' di imbarazzo ammetto che domenica alla Coop pensavo di aver comprato la giusta pasta sfoglia per le torte salate. Invece oggi ci siamo accorti che si trattava di pasta frolla, quindi per dolci, solo dopo il primo, ma facciamo anche dopo il secondo boccone. Quindi pranzo bene ma non benissimo.
Stasera invece ci siamo lasciati andare alle chiacchiere di un aperitivo su Skype (non pubblico foto per decenza di tutti) e dopo un paio di birre, salamini da finire, taralli, e altre cose assolutamente non salutari ci siamo ritrovati a sonnecchiare sulla seconda puntata di Hunters (che forse mi ha già stancato). Quindi cena addio. Se ne riparla domani.
Magari faremo un dolce (non mi piacciono i dolci): ho giusto altri due rotoli di pasta frolla da utilizzare 😇