5CD6: Video game e concerti
TL;DR
Piccola chiacchiera veloce con il vicino di casa 11enne. Soliti tre minuti di conversazione con argomenti accuratamente selezionati.
Potevo giocarmi diverse carte:
- Aggiornamenti generici su Fortnite;
- Il concerto da undici milioni di persone;
- I tutorial per fregare i prof a scuola durante la quarantena.
Aggiornamenti dal mondo dei giovani
Domenica ho ri-beccato il vicino di casa 11enne alla finestra. Subito ci siamo salutati ed era palese che avesse voglia di fare due chiacchiere. Ero preparatissimo.
È andata più o meno così:
«Heylà! Come andiamo [nome del vicino]? Hai giocato oggi?» – Primo amo buttato, vediamo come reagisce.
«Ciao! Sì sì ho giocato, era un torneo e c'erano in paio dieci mila punti, sono arrivano secondo per il pelo! Pensa che... » – e via con i dettagli dello scontro all'ultimo sangue. Bingo 😏
Ad un certo punto la golpista e il vicino maestro di tennis provano ad interagire a loro volta.
«A cosa giochi?»
😐 No dai, come a cosa giochi 😫
Ovviamente la risposta è stata "Fortnite". Poi il silenzio.
Domanda disperata subito dopo «sei bravo?»
😱 Ok, rischiamo di perdere l'amicizia costruita fino a questo momento. Devo ri-immettermi nella conversazione.
«Hai visto il concerto di Travis Scott?» – mi piace vincere facile.
«Sììì! È stato fighissimo! C'erano 13 milioni di persone a vederlo! Lui è arrivato prima dal cielo, poi sotto l'acqua suonava...» e vai così per altri due/tre minuti abbondanti. L'amicizia è salva
😇
Cos'è 'sta storia del concerto da 11 milioni di persone?
Se non sai di cosa parlo, qui c'è la news della BBC
(ma basta googlare). In pratica Travis Scott, uno dei cantanti hip hop
più famosi degli ultimi anni in America, a causa della 40ena si è inventato questo
concerto su Fortnite. Pare lo abbiano seguito in 11? 12? 13 milioni di persone. Ovviamente era la prima volta che un concerto aveva luogo su un videogame.
Io non l'ho visto. Ma mi basta sapere che è successo 🤗
Torniamo alla nostra conversazione. Dobbiamo inizare con la exit strategy.
Ultima carta
Fortunatamente avevo ancora l'ultima domanda prima di tornare al ping pong (non dimentichiamoci che più di tre minuti possono essere difficili da gestire, in particolare dopo pranzo con vino e liquori).
«Hai visto quei tutorial che girano su come copiare nelle call a scuola?»
«Sìììì!
Ho visto quelle in cui fai il video in cui fai finta di essere attento e
poi copri la webcam...» e giù con tutti i video di come fare i furbi
con Zoom o come posizionare i foglietti e via dicendo. Tre successi di
fila, possiamo chiudere la conversazione sereni 😅
Bom, grande, carini i video, ora però il ping pong chiama. Ci vediamo in questi giorni? Certo! A presto allora, ciao!
E anche questa questa volta ce la siamo cavata 😀
Ma tutte queste robe dove le leggi?
Siccome mi fai la gentilezza di leggere questo blog, mi sdebito rivelandoti dove scopro tutte queste notizie così distanti da noi millenial.
Ho scoperto questa newsletter fatta stra-bene. Non mi ricordo più grazie a chi l'ho scoperta, ma adesso il sabato mattina non mi alzo fino a quando non l'ho letta tutta.
Si chiama Zio ed è fatta a regola d'arte. Ne avevo già parlato ed è anche tra i siti "amici" nella bio di questo sito. Insomma se non vuoi perderti l'ultimo meme, l'ultimo social, l'ultimo successo trap, ma soprattutto se vuoi tenere tre minuti di conversazione con il prossimo 11enne che ti si palesa davanti, ti consiglio di iscriverti.