Io non voglio cambiare provincia - Intro
Qui è dove inizio a ripercorrere 10 anni di pedalate, partendo dalla prima bici-cancello fino ad arrivare alla settimana prossima dove mi metterò in viaggio per la quarta volta verso l'Abruzzo. Per me l'Abruzzo in bici è diventata un’impresa tipo Jovanotti che attraversa il Sud America.
Lui ci ha fatto una mini serie (bellissima, nel caso te la fossi persa) e l’ha intitolata “io non voglio cambiare pianeta”. Io con le dovute proporzioni ho pensato di farci un paio di post sul blog e di chiamarla “io non voglio cambiare provincia”. Resto umile.
Provo a procedere con ordine.
Basta che sia una bella bici 🙀👴🏼🚑
La prima bici che compro è un cancello . Un cancello BELLISSIMO. Compro su Ebay. Ritiro comodamente sul lago d'Iseo. Anno 2009 circa. Ahimè non trovo più foto che documentino questa bellezza.
Non ci sono neanche grossi aneddoti su questa bici-cancello, fatta eccezione per due cadute. Le mie prime due cadute 🤕
Dicevo, giro con questa bici cancello con le ruote. La uso per muovermi in città e per andare al lavoro. Corro sempre. Mi sembra una bici velocissima.
Una giorno di ritorno dal lavoro mentre corro a tutta forza su una strada in campagna, ecco che mi sbuca, dal nulla, un gatto. 🙀
Gatto travolto (scappato evidentemente senza grosse conseguenze) e io scaraventato a terra talmente forte che l'involucro in alluminio del macbook si piega (rendendo inutilizzabile la porta ethernet) e io, sempre cadendo, spezzo a metà il manubrio della bici. Pensa quanto andavo forte.
Da un lato povero gatto. Dall’altro poteva andarci peggio.
Lo stesso anno ho un altro incidente. Questa volta in pochino più grave. Con una persona coinvolta. 😇
Sto tornando a casa alle 6:30 di mattina circa e, strada deserta, faccio una via contromano, in discesa. In questa strada, da un lato, c’è un cantiere enorme.
Io sono con la mia bella bici da corsa, prendo un po' di velocità, mi alzo in piedi per dare l'ultima pedalata indovina un po': esce un vecchietto da dietro il cantiere! 👴🏼💥
Povero umarell: gli vado addosso tipo ariete 🐏 e lui va a terra stile KO a pugilato 🥊.
Mi fermo a soccorrerlo, pare stia bene. Non appena si mette seduto, panico: inizia a sanguinare che sembrava davvero un KO da Mike Tyson. Ambulanza, ospedale, medici e tutto il resto. Per fortuna quel giorno scopro di essere assicurato da quando ho 20 anni per danni verso terzi (mamma ❤️).
Dopo questo incidente capisco che la bici mi piace, e che pedalo sempre volentieri... devo farlo più come sport e magari posso provare a prendere una bici migliore di un cancello.
L'occasione si presente quando una mia amica vuole regalare una BELLA bici al suo fidanzato. Bella. Non buona, bella.
Guarda che fortuna: ce l'ho io e ho appena deciso di venderla!
Alziamo un po' il livello
Vendo la bella prima bici, ne compro un'altra – anche questa usata – che oltre ad essere bella è anche tecnicamente rispettabile. Una Bianchi. Siamo nel 2010. Qui sopra una foto dell'epoca.
Anche questa la uso per qualsiasi cosa. Per la prima volta provo ad avventurarmi sui colli. Troppo fatica (poi senza attacchi, ciao).
L'anno successivo scopro che dei tipi in
centro a Londra organizzano eventi da 500 (cinquecento!) persone
vestite in tweed in bici che girano a zonzo per il centro città.
Anno 2011 vado all'evento, mi vesto di tutto punto, giro a zonzo per il centro con altri 499 invasati, conosco Ewan McGregor anche lui in tweed, mi diverto, e alla festa finale mi rubano la bici. 😤
Dopo uno dice gli inglesi.
Torno in Italia ancora più motivato a pedalare, realizzo che ok la bici bella, ma mi interessa di più – appunto – l'aspetto sportivo.
Un po' di ricerche, un po' di consigli chiesti ad amici più esperti e taaac: compro una bici da corsa rispettabilissima.
Una FRW in alluminio con le forcelle in carbonio – usata – (tutt'ora in forza a samskeyti
se non sbaglio) con la quale inizio ad apprezzare davvero l’andare in bici.
Inizio a macinare km. E a comprare altre bici. Andrò avanti così – macinare km, comprare bici – per diversi anni.
Nel
2012 scopro che in Italia, in Toscana, c'è un evento simile a quello di
Londra. La differenza è che in quello in Italia partecipano 7000
(sette MILA) persone ogni volta. E poi è in Italia: posto stupendo,
persone stupende, cibo che te lo dico a fare. Sto parlando de L'Eroica.
Devi sapere che durante l'Eroica si usano bici d'epoca e si percorrono strade
caratterizzate dal fatto di essere bianche (quindi ghiaia), con molti
sali-scendi (+ di 3700m di dislivello), e lunghe. Molto lunghe. Io faccio percorsi da 135km o da 210km. Tutto in un solo giorno (!).
Difficile da credere se non sei un abitudinario della bici, ma mi piacciono talmente tanto che alla fine pedalo per 5 edizioni (!).
Nella mia testa si fissa il pensiero che sono capace di fare più di 200km in un giorno, con una bici di 50 anni fa, su strade non asfaltate. Aka sto perdendo l’umiltà.
La ritroverò presto.
Ultimo capitolo prima di arrivare ad oggi. Siamo nel 2016. Il buon Beppe
mi propone la sua bici usata – un upgrade rispetto alla mia FRW –
ad un prezzaccio. Io sono a corto di soldi (cortissimo) e, racimolando il racimolabile, vendendo
la mia bici, riesco a ottenere la cifra necessaria per comprarla. Un'altra Bianchi in carbonio cattivissima e
leggerissima. Sembra la bici di Batman. Anche questa la uso avidamente e anche questa volta per fare cose che non dovrei fare: forte delle mie esperienze e della mia finalmente super bici, inizio a valutare un viaggio.
Iniziamo a fare sul serio?
Tra tutte queste espienze, sento che mi manca ancora un viaggio su una distanza più lunga. Un viaggio vero e proprio.
Ora, io non sono mai stato un tipo da campeggio o da avventura, però per inaugurare il primo viaggio il tragitto Bologna - Martinsicuro mi sembra un ottimo compromesso. Sono giusti giusti 300km.
Forte delle mie esperienze de L'Eroica da 210km in un giorno in continuo sali-scendi su strade bianche... 300km più o meno pianeggianti, con una bici moderna, li posso fare in un giorno!
E con questa convinzione iniziano i miei ANNI di tentativi di traversata verso la ridente Martinsicuro.