Sardegna 2023 - Giorno 1 - Il coltello
Scrivo queste righe dal bed and breakfast dove mi hanno riaccompagnato i simpatici ragazzi del ristorante dove ho fatto cena. Ebbene sì: alla fine ha piovuto. E pure tanto. Anzi sta ancora piovendo.
Oggi è stata una giornata intensa, divertente e decisamente riuscita.
Provo a fare un recap prima di crollare dal sonno.
Le persone
Stamattina uscendo dal traghetto ho conosciuto l’altra – unica – ciclista di tutta la nave. Eravamo noi due. E posso dirlo con ragionevole certezza perché c’erano in tutto due bici nel “deposito bici” (l’ufficio dei guarda garage).
Caffè, due chiacchiere, le ho attaccato una super pezza sui coltelli sardi, poi saluti e buona pedalata.
Sul treno Sassari-San Gavino incontrate due persone super. Per motivi diversi, ma entrambe super.
Gianni con cui ho conversato amabilmente per la prima parte del viaggio (se passi di qua, ciao Gianni!) e poi un altro signore decisamente fuori dal normale.
Questo secondo signore era insieme curioso e pittoresco. Non gli ho chiesto il permesso di pubblicare la foto quindi lo oscuro. L’abito vale come un assaggio del tipo che era. Posso aggiungere solo che parlava davvero tanto. E non di religione.
Il coltello, il coltello!
Veniamo al motivo principale del viaggio. Coltello preso e come previsto è un coltello super e il coltellinaio a sua volta era pazzesco. Un saluto al signor Furetto. Che poi: “Furetto”. Non è da bacetti (cit.) già dal nome?
Furetto è una realtà decisamente più spartana di Giagu (il coltello dell’anno scorso a Pattada), ma allo stesso modo è piacevole e interessante. Da segnalare le lavorazioni sulle fascette in titanio “uniche al mondo”, lavorate a mano e praticamente impossibili da fare due volte uguali.
Avrei comprato tutti i coltelli, tutti. Alla fine ho preso quello per cui ero partito a punta mozza nella variante in legno di ginepro con tanti nodi nel legno (più nodi = più cool). Tutto rigorosamente come da tradizione.
La collezione per adesso possiamo dire che è completa 🎉🥳🙌
Il percorso 🚵♂️
Lo ripeto tipo campana rotta: la Sardegna è stupenda. Oggi tante strade sterrate in fiore, tanta campagna, e in generale quel tipo di bellezza che ti aiuta a sopportare la fatica.
Ahimè anche qualche strada interrotta, cascate asciutte, e i soliti maledetti cani.
Stimato vs reale
Stimati | Reali | |
Distanza | 67km | 71km |
Dislivello | 600m | 720m |
Tempo | 4h 38min | 3h 34min |
Sterrati e guadi
Siccome non volevo fare solo statali, ho volutamente modificato il percorso e incluso alcune strade di campagna. Bello che non ci sono le macchine, ma che disastro con i fondi dissestati! Per fortuna non aveva piovuto! 🚜
Ad un certo punto una di queste strade di campagna era attraversata da un doppio ruscello (canale? Fiumiciattolo?). Io ovviamente sono partito spanizzo pensando di riuscire a farlo senza fermarmi. Cosa vuoi che sia un guado.
Puntuale: dopo mezzo metro nell’acqua mi si è piantata la bici e ho dovuto mettere entrambi i piedi nell’acqua. Fino agli stinchi. 🐸
E piedi bagnati per il resto della giornata🦶💦
Cazzo di cani 😤
Numero di cani sciolti incontrati: due 🐕🦮. Il primo tranquillo, il secondo invece tranquillo come un capo ultrà: mi è sbucato all’improvviso, era grosso e mi abbaiava dietro. Altro che spray anti aggressione: ho fatto uno sprint livello struzzo di Willy il coyote fino a quando non l’ho perso dietro di me. Per fortuna che in quel punto la strada era decente 🥵
Il meteo
Per finire il meteo: oggi è andata alla grande. Stasera ha piovuto talmente forte che non si sentiva più la musica dentro il ristornate ed è saltata più volte l’elettricità. E alla fine i gestori si sono offerti di riaccompagnarmi a casa (santi subito!).
Domani piove. Spero poco. Alla terza goccia mi metto la tenda da fantasma e sticazzi andrò a dieci all’ora.
Io continuo a sperare che non piova🤞
Prossima metà: Butei.
Ciao!