I rotoli portaorologi (prologo)
L'ultima cosa che mi è successa prima di chiudermi in quarantena è stata spedire un rotolo portaorologi in provincia di Cuneo. In particolare, era il più brutto meno fortunato rotolo che avessi a disposizione. Ne avevo e ne ho altri più belli, riposti ordinatamente in una cassetta in un angolo della libreria.
Provo a ripercorrere i passi di questo grande successo commerciale (LOL).
In principio era una borsa
Tutto iniziò intorno al 2013, forse prima. All'epoca andavo a lavoro a sei kilometri di casa e usavo una biciletta classica. Non con i freni a bacchetta ma di quel genere.
Onde evitare di arrivare madido in ufficio, avevo pensato a questa borsa a sella di cavallo da mettere sul tubo centrale della bici. Insieme a Sandro abbiamo tirato giù il design, fatto delle prove e fatto fare prototipi con vari tessuti.
Tutto finì bruscamente il giorno che comprai una Brompton (bici pieghevole) con annesso cestino GIGANTE (nel frattempo era passato più di un anno).
Mi rimasero però in libreria gli ultimi campioni di tessuto che avevamo chiesto e che non avevamo ancora usato. Tessuti Limonta.
Quelli della Brooks
Arriviamo a oggi
Fast forward ad oggi – alle spalle diversi uffici, diverse biciclette, diverse case, diverse (dozzine) di borse, arriviamo ad oggi.
Da un paio d'anni ho aggiunto alle fisse (ricordiamo: tennis, skateboard, magia, coltelli etc) quella degli orologi. È una passione pericolosa che per fortuna non mi ha preso in maniera violenta. All'improvviso, raggruppando tutti gli orologi che avevo, è venuta fuori la necessità di tenerli ordinati.
Cercando online, la soluzione che sembrava la migliore sembrava il rotolo portaorologi.
Si tratta di quei rotoli che probabilmente avrai visto in gioielleria. Quelli che, una volta slorotolati hanno una patta di vellutino che copre orologi o gioielli tipo collane e bracciali.
A ognuno il suo rotolo
Come puoi immaginare ce ne sono di ogni prezzo e fattura.
Altrettanto puoi
immaginare, ma solo se mi conosci, che io ero attratto da quelli più ricercati e hipster. In
particolare questi di Hodinkee.
Vedendo i prezzi di quelli in canvas (145$), e poi quelli in pelle italiana (255$), ho pensato che poteva essere il caso di provare a farne un paio con i tessuti che se ne stavano inutilizzati da quasi dieci anni in studio.
Avevo giusto bisogno di qualcuno che sapesse cucire e, onde evitare sprechi, un esempio economico dal quale copiare le dimensioni.
Tempo di due telefonate e ho trovato ben due persone che potevano aiutarmi con la questione cuciture. E tempo una ricerca su Amazon avevo un esempio economico da cui prendere spunto.
I tessuti che inizialmente dovevano far nascere una borsa avevano una seconda possibilità di rendersi utili. O almeno quella era l'idea.