Io non voglio cambiare provincia - Secondo tentativo
Ad un anno dal primo fallimentare tentativo, decido di riprovare.
È finito l'inverno, è arrivata la primavera, giornate più lunghe... il giovedì sera decido che il giorno dopo avrei riprovato l'impresa.
Dalla mia ho l'esperienza dell'anno precedente e so che quando mi trovo alle porte di Ancona devo stare in bolla altrimenti rischio di ritrovarmi a mangiare un Camogli invece che pedalare.
Come la prima volta indago tra le chat e le tracce digitali dell'epoca.
Iniziamo subito con le ca##ate 🥱
Questa volta il primo errore lo faccio che nemmeno sono partito. La sera prima della partenza, con la speranza di avere maggiormente il controllo di quello che mi aspettava, penso bene di pianificare il percorso. Peccato non ci vogliano due minuti.
Della serie: le bazze di quando decidi oggi per domani.
All'epoca avevo un unico strumento software: Google maps. Col tempo ho capito che non è lo strumento più adatto per questo genere di viaggi.
Altro piccolo particolare non banale è che sulla bici per orientarmi non avevo una mazza. Tanto da un lato c'è il mare e dall'altro le colline, impossibile sbagliare 😳
Tornando al viaggio pianifico tutto, preparo la bici, vedo i tempi, metto la sveglia alle 6:00 per partire alle 6:30, e infine vado a letto tipo alle 2:30 di notte. Per partire alla grande.
Un genio 🧠.
Tenero ingenuo che ero.
In Romagna solo good vibes ❤️
Inizio a pedalare. Tengo monitorato il piano e continuo a condividere la posizione con la mia ragazza così se improvvisamente – per qualche motivo – dovessero partire le ricerche della protezione civile... il raggio d'azione sarebbe ristretto, ecco 😁
Fino in Romagna, come al solito, tutto bene. Sono addirittura in anticipo sulla tabella di marcia e mi fermo a mangiare una cosa per pranzo in un lido che ha appena riaperto e scambio due chiacchiere con i passanti (ho realizzato negli anni che le persone sono in generale ben disposte nei confronti di chi fa viaggi in bici).
So far so good. Pedalando pedalando mi avvicino a Senigallia.
Ancora good vibes a Senigallia
Per un attimo ci ho creduto 😲
Poco prima di arrivare alle porte di Ancona (che per me è tipo quale terra maledetta del signore degli anelli), super botta di culo: trovo due ciclisti che vanno alla mia andatura che mi danno due consigli (e convengono che quella zona non è proprio come la ciclovia del sole) su come arrivare in centro e non perdermi tra raffinerie e strade pericolose.
"Bom, è fatta" penso.
Manco il tempo di dirlo e taaac:
Non ho fatto i conti con il centro di Ancona: oltre ai soliti sensi unici e stradine scomode, ci sono anche qui le gallerie! Un incubo! E perdi tempo per chiedere informazioni (quello che non ti vuole far passare di lì che c'è una salita, quello che non ti vuole far passare di là che c'è la galleria). Insomma un disastro.
Per uscire dall'impasse mi sono ritrovato a fare una comodissima strada in salita contromano. Per poi trovarmi il Conero ⛰!
La sportività della risposta
Ancona dice no 🙅🏽♀️
Con il tempo prezioso sprecato e il tempo di arrivare a Porto Recanati ,
il sole sta tramontando.
Attrezzatura per la notte? ZERO. Fatica sì ma ormai mancavano "solo" 70km piatti come il mare quando è calmo.
Distanza coperta: 243Km in 10 ore e 48 minuti. Sono ancora convinto che si possa fare.
La fine del giro? Come la prima volta: testa bassa e in stazione a prendere il treno. Anche questa volta ce la farò la prossima. Magari passando da un'altra parte parte.
