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Sardegna 2022 - Giorno 1

TL;DR

Ho un casino di cose da raccontare (resto pur sempre un entusiasta) 😻

Pattada troppo carina. 😍

Coltelli top. Pensavo fossero bravi ma non così tanto. 🔪

Viaggio alla grande: le gambe hanno retto e clima perfetto. 🤟🏼

La Sardegna comunque la prendi è magnifica. 🏞

Per un attimo mi sono sentito in Corea del Nord 🇰🇵 

Partenza giorno 1

Sul viaggio (1/2)

La sveglia alle 5:10 è stata rimandata di un’ora a causa di una maledetta zanzara che mi ha molestato tutta la notte. Quindi sveglia alle 6:10 e alle 7:00 ero in strada.

Il meteo era l’ideale se vai in bici. Cielo coperto dopo la pioggia. Quindi niente sole diretto e aria fresca. Non potevo chiedere di meglio.

La situazione delle strade è presto detta: entroterra sardo + bassa stagione infrasettimanale + strade secondarie e al massimo provinciali = non ho incontrato quasi nessuno. Stupendo. 

Curiosità: ad un certo punto ho incontrato un gambero. Giuro, un gambero. Fuori dall’acqua. Ero già 20km nell’entroterra. Era anche minaccioso, il gambero.
Lo guardo, faccio un video (brutto) per 🐯e riparto. Stasera ne parlo con il ragazzo che gestisce l’albergo dove dormo e viene fuori che è il gambero della Louisiana, razza infestante che sta distruggendo l’ecosistema fluviale sardo (!!!).

Salita nel verde

Fai sempre una fatica boia, ma almeno immerso nella bellezza

Vegetazione colorata ai bordi della strada

Pareti fiorite di rosa per farti fare meno fatica

Paesino colorato

Il più anonimo dei paesini in Sardegna è comunque bello.

Gambero della Louisiana minaccioso

Maledetto gambero della Louisiana

Sul viaggio (2/2)

Il viaggio come dicevo è stato tranquillo.

Unica nota sulle ultime salite. All’imbocco della penultima ho beccato due cani sciolti che mi hanno abbaiato e mi hanno dato un boost che manco il doping. 

L’ultima salita comprendeva un ultimo pezzo su una strada romana.
…li mortacci dei romani che facevano le strade romane in Sardegna ai tempi dei romani!

La strada era ripidissima, con questo fondale tutto di pietra con vegetazione ovunque. Una fatica boia. Gli ultimi 30 metri li ho fatti a piedi che avevo paura di cadere.

Poi alla fine un piccolo premio prima di arrivare a destinazione. Di quei premi che piacciono solo a me: i cartelli stradali con fori di arma da fuoco 🔫🥰

Primo imbocco di una strada romana

Comodissima strada romana

Fondale molto scomodo

Immagina la comodità di pedalare in salita su questo fondo

Un cavallo che si rivedeva in me che pedalavo

Unico tifoso della giornata

cartello stradale con fori di arma da fuoco

Benvenuti 🤗 

Su Pattada

Pattada è un paesino-ino-ino che per la sua dimensione è incredibilmente attivo. Coltellinai (fiore all’occhiello della città), liutai, piatti tipici, agrumi che crescono solo qui e altre cose che sembrano non finire mai. 

Io ho avuto modo di fare due chiacchiere solo con i ragazzi che gestiscono l’albergo dove dormo (Hotel Liberty, troppo carino l’hotel e troppo carini loro), e la famiglia Giagu (forse i migliori coltellinai di Pattada). 

Potrei scrivere un papiro su Giagu, i coltelli che produce e il museo del coltello che hanno allestito sopra la loro officina. Per non diventare ancora più prolisso lo farò in separata sede. Per adesso posso dirti solo che è tutto bellissimo.

Famiglia Giagu

Famiglia Giagu al lavoro

Gestore albergo con liquore fatto in casa

Gestore dell’albergo con liquore fatto in casa

Coltello e cartoline

Sul coltello

Non nascondo che quando mi hanno detto i prezzi un po’ ho titubato.

Poi però ho pensato alle pedalate, ai biglietti presi e modificati e tutto il resto e diamine, non potevo non prendere un coltello

Secondo la stessa logica, dei 4 disponibili non potevo non prendere quello più ricercato: tanto ormai sto spendendo una follia, tanto vale prendere quello più fico! Sul tema auto assoluzioni quando si tratta di sperperare sono un campione!

Adesso viaggio con l’ansia che me lo dimentico nel bagaglio a mano e ai controlli di sicurezza me lo sequestrano. Ansia!

Sulle cartoline

Entro nel primo tabacchi che trovo. Chiedo per cartoline e francobolli. Francobolli qualcosa ma cartoline proprio no. Prova nell’altro tabacchi.

Vado nell’altro tabacchi. Chiedo. Niente cartoline, niente francobolli. Però puoi provare dall’alimentari che c’è qui dietro che una volta le aveva.

Vado all’alimentari. Chiedo. BINGO! Ci sono delle vecchie cartoline che la ex titolare ormai anziana aveva comprato in blocco. Ottime. Tutte uguali, vecchie, tutte brutte. Inizio a parlare con Debora (manca un “h” forse) e ci diciamo di quanto era bello riceverle, che adesso non ne manda più nessuno… praticamente un invito a nozze per il sottoscritto 😏 “E adesso quando trovi qualcosa nella buchetta è qualcuno che vuole dei soldi”, e “prima che c’erano le cartoline zozze già dalla cartoline capivi chi te l’aveva mandata” e via così. Potrei andare avanti per ore 🗣

Risultato? Debora (h) mi ha regalato le cartoline 🥰. Io le ho detto che in cambio le manderò una cartolina da Milano 🥰. Quanta bellezza.

Adesso devo scriverle. Lo farò domani da Alghero.

Corrina

Guarda qua che gioiellino

Senza custodia

La custodia pure non scherza

Alimentari

L’alimentari di Debora

Mazzo di cartoline

Le cartoline che mi ha regalato Debora

Bicicletta

Stima di Komoot
Durata: 5h e 13minuti
Lunghezza: 70Km
Dislivello: 1370m

Mondo reale
Durata: 4h e 21minuti
Lunghezza: 71,10Km
Dislivello: 1494m 

Il dislivello l’ho sentito, soprattutto sulle strade romane (belle eh, per carità).

La bicicletta all’inizio faceva un po’ di suoni non previsti a causa di come l’avevo rimontata. Durante il tragitto mi sono fermato un paio di volte a stringere due robe e poi è andata liscia come l’olio. Ogni tanto penso che forse MENO tecnologia sulla bici sia meglio quando si viaggia. Anche se poi funziona tutto a meraviglia e quindi smetto di pensarci e mi godo la tecnologia.

Domani si parte in direzione Alghero. In pratica pedalerò pensando al mare come premio finale dello sforzo. Sono carico come una molla!

Discesone

Praticamente tutta discesa

È un attimo che sei a Pyongyang

Chiudo con una cosa che mi ha fatto sorridere. 

Oggi mentre pranzavo in un posto che “può contenere fino a MILLE persone” (fonte: la signora che mi serviva) ma che oggi ospitava tre tavoli, per un attimo ho rivissuto l’atmosfera di Pyongyang.

Pranzo da Kim

In Corea l’atmosfera era simile (non il cibo). Ah, nostalgia.

Momento promozione

Bello ‘sto sito eh, ma me lo dimentico tra meno di subito

Ti capisco amico mio. Neanche io mi ricorderei di me. Per questo ho fatto una pagina about e creato una newsletter che uso per avvisarti quando pubblico qualcosa di nuovo. Metti che ti fa comodo.

Una newsletter? Sì: email molto brevi, molto di rado (la stessa frequenza con cui pubblico), e puoi cancellarti quando vuoi. Non mi offendo.

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