Peripro sardo - Giorno 2 - Piattone per Arbus
Oggi giornatona di super sole e strada super piatta per taaaaaanti km. Tanto sterrato (ho giustificato l’acquisto della gravel), un cane pastore non proprio simpatico, cadute e miniere abbandonate sul finire. Insomma giornata lunga.
I numeri di oggi:
Distanza: 125km
Dislivello: 816m
Tempo in sella: 6h 20’
Totale parziale:
Distanza: 231km
Dislivello: 2.249m
Tempo in sella: 12h 12’
Inizio in discesa
Dopo tutta la salita di ieri stamattina abbiamo iniziato in discesa. Tanto fondo scosceso ma tutto ok (della serie: fin qui tutto bene).Dopo la discesa è arrivato un bel pezzo di panorama simil-preistorico con solo rocce, alberi, siepi e il mare in lontananza. Roba che se esce un dinosauro 🦖 da dietro una curva ti meravigli ma non così tanto.
A seguire ci aspettava un bel piattone – dove per piattone si intende un pezzo di strada lungo tutto pianeggiante – che è iniziato con uno sterrato dentro una pineta. Una enorme pineta (fin qui, tutto bene).
Dopo la pineta enorme, è iniziato un sentiero di terra battuta con campi a destra e sinistra (ancora: fin qui, tutto bene). Poi la terra è diventata sabbia e sono iniziate le cadute 😅. Io sono caduto quasi da fermo sulla sabbia. Più la noia di avere la bici insabbiata che altro (fin qui, tutto bene).
Tu vedi un gregge, io vedo un cane pastore
Insomma dopo tipo un’ora che eravamo su sentieri di vario genere, dopo aver pedalato per un tot su terreni di ogni tipi, dopo l’ennesima caduta, dietro una curva sbuca un gregge 😳
Mi ghiaccio. Gregge = cane pastore. E infatti taaac, non uno ma ben DUE cani ci vengono incontro abbaiando. Quaranta kg di cane, per due, tra noi e il poter andare avanti.
Io fermo tutti e inizio a guarda su Google Maps dove possiamo andare per cambiare strada. Ovviamente la risposta era “da nessuna parte”. Era tipo 50 minuti che pedalavamo senza vedere un’auto, eravamo nel mezzo del nulla.
Massi Cesar Millan 🐕
Fortuna che Massi, trasformatosi immediatamente in Cesar Millan, ha preso in mano la situazione e con un serie di ordini perentori ci ha fatto superare l’ostacolo:
- State fermi
- Aspettate
- Non li guardate
- Tenete la bici tra voi e il cane
- Adesso avanziamo piano
E bom, problema risolto. Io ero lì che mi dannavo di non avere lo spray al peperoncino da lunga distanza e invece…
E comunque alla fine i cani erano tre 🐕🐕🐕
Oristano & oche 🪿🪿🪿, tanta gravel, miniera abbandonata
Per pranzo prendiamo dei viveri ad un supermercato di Oristano e ci fermiamo in parco per mangiarli. Io, con grande orgoglio, metto a disposizione del gruppo il mio coltello sardo per tagliare il pane e spalmare la robiola.
Soldi ben spesi.
E si ricomincia 🚲
Post pranzo ci aspettava l’altra metà del piattone. Testa bassa e pedalare.
Questa volta i sentieri erano di terra battuta bene ed erano super piacevole da percorrere in bici. Abbiamo tenuto anche un ritmo rispettabile.
Quindi sembrava tutto bene SE NON FOSSE CHE avevamo sottovalutato la distanza totale (o sopravvalutato le nostre gambe). Ci siamo ritrovati alle porte di Guspini (prima non c’era niente per km e km) senza acqua, accaldati, e stanchissimi. Il baretto che abbiamo trovato in un parco ci sembrava un’oasi nel deserto 🏝️🏜️
Ultimo sforzo
Arrivati a Guspini, non potevamo non andare alla miniera di Montevecchio. Armati ormai principalmente di pazienza siamo ripartiti lenti lenti e abbiamo fatto anche quest’ultima tappa. Siamo arrivati ad Arbus con tanta di quella fame che alla fine l’aperitivo è diventata direttamente la cena 🍕.
Nota di gentilezza sarda anche oggi
Ad un certo punto abbiamo sbagliato strada e per recuperare il terreno perso stavamo provando a spingere un pochetto. A un certo punto sbuca dal nulla un ciclista ENORME, ma proprio gigante, con una mountain bike altrettanto grande, che ci chiede dove stessimo andando. Nota: noi stavamo spingendo, quello ci ha recuperato con una mountain bike come niente.
Quando gli abbiamo detto che stavamo andando a Oristano lui fa per accelerare. Io lo saluto e lui fa (con la cadenza sarda) “no, che ciao. Vi ci porto io a Oristano” e si è messo in testa al nostro gruppo e ci ha tirato come manco un’ammiraglia. Dio lo benedica.
Domani è il giorno più pesante
Massi – che ormai è diventato il messia di questa vacanza – dice che domani è il giorno più pesante. Poi è tutto in discesa.
In aggiunta domani vorremmo andare anche al mare per mitigare un po’ l’abbronzatura a righe nette guadagnata in questi giorni ➡️ QUINDI ➡️ si parte presto.
Ci aspettano la bellezza di:
Distanza: 105km
Dislivello: 1010m
Tempo in sella: 5h17’