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Periplo sardo - Giorno 7 - Tappone finale tra animali esotici e salite

Tappone importante per chiudere il grosso del viaggio. Un sacco di avventure e un sacco di foto.

Spoiler: la Sardegna è invasa dalle tartarughe 🐢

Distanza: 112km
Dislivello: 1630m
Tempo in bici: 6h 8’

Distanza: 794km
Dislivello: 8424m
Tempo in sella: 41h 26’

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Siamo partiti da San Teodoro e ci siamo lasciati alle spalle l’aria da cittadina estiva pettinata e pronta ad accogliere un discreto livello di movida.

Super Mario Kart

Uscendo da San Teodoro subito un colpo di scena: prendo una buca in bici e le due banane che avevo nel porta borraccia da manubrio saltano via finendo per terra in una zona troppo trafficata per tornare a prenderle. Sembravo Super Mario Kart. 

Per chi suona la campana

Usciamo da paese e iniziamo le salite nell’entroterra. Dopo i primi dieci minuti vediamo una chiesa. Guardando meglio vediamo che questa chiesa ha una campana piccolina in alto attaccata a una corda che arriva al piano terra. 

“Suono la campana?” 
“Dai!”

Torniamo indietro e la suoniamo 🔔🔔🔔 
Io tutto contento 😆

Animali esotici

Dopo ancora un po’ di km in salita (oggi la salita sembrava non finire mai), altro colpo di scena: “oh! Quella è una tartaruga!”

Effettivamente era una tartaruga. Foto e ripartiamo.

E un guado no?

Per finire la prima sessione di avventure abbiamo fatto anche un piccolo guado. Ormai sono una costante nei viaggi in bici.

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La foto non rende, era veloce come una lepre 🐢

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Guado nun te temo

Bis, biiiis

Continuiamo ad andare per boh, un’oretta almeno e ci ritroviamo sotto il sole, in uno stradone enorme, deserto, e (indovina) in salita.

Mentre ero li che pedalavo in silenzio o quasi d’un tratto: “oh! Un’altra!”

Un’altra tartaruga 😳 🐢

Che poi, chissà se era un’altra o magari era la stessa 🤔

Ancora avanti e taaac, altra chiesa con altra campana, e altro concerto 🎵 🔔


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Claudio documenta la tartaruga di strada

Monti

Arriviamo a Monti (SS) per una pausa gelato 🍦 . 

Appena arrivato mi mi sono fatto tutto un viaggio sulle cose che si possono organizzare su un posto che si chiama Monti. Giusto per dirne un paio:

  • Conferenza su Python (il linguaggio di programmazione) e chiami “Monti Python”
  • Conferenza con annesso torneo di calcio di filosofi contemporanei tedeschi contro greci (cit a seguire)
  • O una più generica rassegna dei Monty Python per tutte l’estate
  • Infine, ma questo è quasi banale, un evento di Montemagno

COMUNQUE, tornando a Monti. 

Siccome iniziamo a sentire gli acciacchi del viaggio e Claudio doveva andare in farmacia, decido di approfittare di Monti per spedire le ultime, ultimissime cartoline.

Arrivo davanti le poste e taaac, le stavano smantellando. Chiedo a dei signori che erano li vicino e mi dicono che l’unica è andare a Berchidda. Guardando la distanza da Berchidda e l’orario di apertura delle poste, eravamo al pelo. Dovevamo correre se volevamo beccarle aperte. Quale migliore motivazione che non spedire le ultime cartoline.

Iniziamo a spingere sui pedali un po’ di più del solito (fortuna il grosso era discesa 😅).

A metà strada, in discesa, sento che qualcosa mi blocca la ruota posteriore. Fermo la carovana preoccupato. Fortuna che c’era Massi che sapeva cosa guardare e come aggiustare la bici, io avrei chiamato l’ACI. Aggiustiamo il forcellino che si era allentato e ripartiamo a cannone per Berchidda. Arriviamo in paese a tipo 10 minuti dalla chiusura.

Dove si trovano le poste? Ovviamente nel punto più alto del paese. E quindi giù a salire per Berchidda in cerca delle poste. Massi mi stacca e arriva prima di me. Io arrivo con il fare di chi ha appena vinto un oro olimpico nell’ufficio postale completamente deserto. La cassiera ci guarda alzando le sopracciglia a metà tra il divertito e il rassegnato. 
Viene fuori che l’ufficio chiude un quarto d’ora dopo quello che era scritto su Google 🤬

Comunque chissenefrega dell’orario delle poste di Berchidda cartoline spedite e missione compiuta, viva! 💪🏼

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Ottimi meccanici al lavoro 👨‍🔧

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Le poste in corso di smantellamento a Monty Monti

Un’ultima salita. E ancora una. E un’altra.

Facciamo pranzo a Berchidda e iniziamo a preoccuparci per la soluzione per la notte.

Colpo di scena, dove vogliamo andare (Chiaramonti) non ci sono b&b. Cerchiano un po’ e alla fine ripieghiamo su un agriturismo un po’ distante.

Dopo un breve ma piacevolissima sosta nella Chiesa di Nostra Signora di Castro dove conosciamo Mario, custode figlio dei custodi della chiesa, iniziamo un ultimo, infinito calvario di salite.

Siamo arrivati a destinazione portando a conclusione la tappa con il dislivello maggiore di tutta la vacanza, sotto il sole e con la perenne ansia da cane pastore ogni volta che vedevamo un gregge. È stato eroico. E soprattutto adesso che siamo in zona finale possiamo mangiare in maniera più spensierata 🥳🍷

La vacanza volge al termine MA non prima dell’ultima tappa di domani, che ci porterà a pranzo a Sassari da quel personaggio di Luciano di cui avevo già raccontato l’anno scorso (ah, che ridere!).

Domani avremo:

Distanza: 40km
Dislivello: 600m
Tempo in bici: 2h

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Mario, autorità indiscussa della Chiesa di Nostra Signora di Castro

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Bonus: i fan club che non ti aspetti

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Arrivo in agriturismo provati da sole/km/dislivello

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Agriturismo immerso nel verde più totale. Ma tanto immerso.

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😆

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Dovrebbe essere una passeggiata di salute 🤞🏼

Momento promozione

Bello ‘sto sito eh, ma me lo dimentico tra meno di subito

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